loading...

lunedì 18 dicembre 2017

Albero di Natale


L'albero di Natale è, insieme con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete o un sempreverde addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro.

Questo può essere portato in casa o tenuto all'aperto, e viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale (spesso nel giorno dell'Immacolata concezione) e rimosso dopo l'Epifania. Soprattutto se l'albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti.

Nella tradizione milanese l'albero di natale viene preparato a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. Un'altra usanza ne prevede la preparazione l'8 dicembre, ovvero durante la festività cattolica dell'Immacolata Concezione.

L'immagine dell'albero come simbolo della vita ha origini molto antiche 
e trova riscontri in diverse religioni.

In genere per l'albero di Natale in Italia si usa un peccio (Picea abies) detto anche abete rosso; mentre nell'Europa Centrale e nei Paesi nordici è comune oltre la" Picea abies", l'uso di abeti (Abies alba o Abies nordmanniana); più raramente si usano pini o altre conifere sempreverdi, ma possono essere usati anche altri tipi di albero, come ad esempio Magnolia grandiflora.

Nel mondo moderno ha una grande diffusione (certamente preponderante nel mondo occidentale) l'uso di alberi artificiali. Oltre a risultare pratici ed economici, gli alberi artificiali garantiscono la salvezza biologica di molti esemplari reali e rappresentano l'unica soluzione per coloro che soffrono di allergia alle conifere. Esistono alberi artificiali di tutte le dimensioni, da quelli con proporzioni realistiche a quelli "da tavolo", di poche decine di centimetri d'altezza.


Fra gli ornamenti più diffusi con cui addobbare gli alberi di Natale si possono citare le caratteristiche palline (quelle più diffuse sono sferiche, poi ne esistono innumerevoli varianti, per esempio coniche, a forma di campanella, di pigna e così via), realizzate in vetro soffiato o altri materiali generalmente ricoperti da una vernice colorata e riflettente o spruzzate d'argento, oro, o bianco. Spesso si usano anche fiocchi colorati di tessuto; sono molto diffusi i festoni e i fili perlati. File di miniluci elettriche hanno progressivamente sostituito nel Novecento l'uso di candele posizionate sui rami; sono di solito colorate o intermittenti, e tendono a ricordare luci fatate (specialmente se la loro luce è riflessa è diffusa dai festoni o dalle altre decorazioni, o dai rami stessi dell'albero). Fra i gadget in commercio già da diversi anni, si stanno diffondendo le file di luci elettriche musicali, che riproducono, talvolta in sincronia con l'intermittenza, tradizionali musiche natalizie come Jingle Bells , Bianco Natale o All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey. La cima dell'albero è in genere arricchita da un puntale, in genere simile alle palle per colore, materiale e tipo di decorazioni, molto spesso a forma di stella, con riferimento alla stella cometa. Alcuni spruzzano i rami dell'albero con diversi generi di neve artificiale. Si usano inoltre altre decorazioni di vario tipo (pupazzi di Babbo Natale, stelle ecc.) 
da appendere sui rami.

Fra le decorazioni meno comuni ma dotate di una certa tradizione, si possono ricordare: la frutta secca; certi tipi di frutta colorata come le arance; i biscotti allo zenzero; le decorazioni in pasta di sale o marzapane; piccoli personaggi (Babbo Natale, angeli, renne e così via), o giocattoli. Talvolta non vi è alcun limite alla creatività di chi addobba l'albero, che può quindi essere, pur nella tradizione, estremamente "personale". Non è inconsueto, per esempio, che oggetti dotati di un forte valore emotivo (per esempio donati da persone care) vengano collocati in particolari "posizioni d'onore" sull'albero, a prescindere da considerazioni strettamente estetiche.

Fra i colori più tradizionali delle decorazioni natalizie si devono probabilmente citare il rosso, l'oro, il verde e l'argento, ma tutti i colori sono ammessi e utilizzati.

Il puntale (in inglese tree-topper) è quell'elemento decorativo
 che viene posto sulla punta dell'albero natalizio.

Nonostante oggi esistano tantissimi tipi di puntale diversi per forma, genere e colore, il puntale tradizionale è quello composto da un angelo, che vuole rappresentare l'angelo Gabriele durante la sua visita alla casa della Vergine Maria per annunciare il prossimo concepimento. E' certo che questo genere di puntale fu molto comune durante il periodo Vittoriano, ed in particolar modo nel Regno Unito. La Rivista Illustrata delle Notizie di Londra pubblicò una fotografia della Regina Vittoria, del Principe Alberto e della loro famiglia attorno ad un albero natalizio coronato da un puntale a forma di angelo. La notevole influenza della Regina, anche in ambito modaiolo e culturale, fece si che l'angioletto divenisse il puntale più comune nelle case dei cittadini inglesi.

Successivamente si sono anche iniziati ad utilizzare dei puntali a forma di stella, che vogliono rappresentare la Stella Cometa che i Re Magi seguirono per raggiungere la grotta della Natività.

Nelle case ebraiche, la stella a cinque punte è sostituita dalla Stella di Davide.


Oltre alle palle colorate e agli addobbi, una peculiarità dell'albero natalizio sono le luci elettriche, che vengono poste tutto attorno all'albero al fine di creare un gradevole effetto di luci colorate.

La tradizione di utilizzare lucine elettriche è figlia di una più antica tradizione tedesca; quella di addobbare il proprio albero natalizio con delle candele, la cui luce era metafora 
di "Cristo come luce del mondo".

La diffusione delle luci alimentate ad elettricità è tuttavia stato un percorso lungo. Comunemente, lo statunitense Edward H. Johnson è considerato il padre dell'albero natalizio come oggi lo conosciamo. Quest'ultimo, socio del famoso inventore Thomas Edison, utilizzò per la prima volta delle luci elettriche per addobbare l'albero della propria abitazione nel 1885. La notizia è giunta sino ai giorni nostri grazie ad un articolo che, per l'occasione, fu pubblicato su un quotidiano .

La prima azienda a produrre stringhe luminose per i cittadini fu invece la General Electric Co. di Harrison, nel New Jersey. Tuttavia, a causa degli allora alti costi di produzione dell'energia elettrica, la quasi totalità dei cittadini continuò a preferire le classiche candele di cera per addobbare i propri alberi casalinghi, e solo a partire dal 1940 si assiste ad una graduale
 sostituzione delle candele con luci elettriche.

Alla base dell'albero natalizio ci sono gli antichissimi usi, tipici di varie culture, di decorare i vari Alberi del Paradiso con nastri e oggetti colorati, fiaccole, piccole campane, animaletti votivi, e la credenza che le luci, che li illuminavano, corrispondessero ad altrettante anime. Allo stesso modo venivano ornati anche i vari Alberi cosmici con simboli del Sole, della Luna, dei Pianeti e delle stelle. In particolare l'abete era sacro a Odino, potente dio dei Germani.

L'abitudine di decorare alcuni alberi sempreverdi era diffusa già tra i Celti durante le celebrazioni relative al solstizio d'inverno. I Vichinghi dell'estremo Nord dell'Europa, per esempio, dove il sole “spariva” per settimane nel pieno dell'inverno, nella settimana precedente e successiva al giorno con la notte più lunga, si officiavano le solennità per auspicare il ritorno del sole e credevano che l'abete rosso fosse in grado di esprimere poteri magici, poiché non perdeva le foglie nemmeno nei geli dell'inverno: alberi di abete venivano tagliati e portati a casa, decorati con frutti, ricordando la fertilità che la primavera avrebbe ridato agli alberi. I Romani usavano decorare le loro case con rami di pino durante le Calende di gennaio.

Con l'avvento del Cristianesimo l'uso dell'albero di Natale si affermò anche nelle tradizioni cristiane, anche se la Chiesa delle origini ne vietò l'uso sostituendolo con l'agrifoglio, per simboleggiare con le spine la corona di Cristo e con le bacche le gocce di sangue che escono dal capo.

Nel Medioevo i culti pagani vennero generalmente intesi come una prefigurazione della rivelazione cristiana. Oltre a significare la potenza offerta alla natura da Dio, l'albero divenne quindi simbolo di Cristo, inteso come linfa vitale, e della Chiesa, rappresentata come un giardino voluto da Dio sulla terra. Nella Bibbia il simbolo dell'albero è peraltro presente più volte e con più significati, a cominciare dall'Albero della vita posto al centro del paradiso terrestre (Genesi, 2.9) per arrivare all'albero della Croce, passando per l'Albero di Jesse. L'albero natalizio ha una valenza cosmica che lo collega alla rinascita della vita dopo l'inverno e al ritorno della fertilità della natura. L'albero cosmico o albero della vita è stato anche associato alla figura salvifica di Cristo e alla croce della Redenzione, fatta appunto di legno. Secondo una pia leggenda, il legno della croce sarebbe stato ricavato da un ramoscello dell'Albero della Vita del Paradiso Terrestre che l'arcangelo Michele avrebbe donato a Set per portare conforto al padre Adamo moribondo. L'abete, sin dall'epoca egizia è stato posto in relazione con la nascita del dio di Biblo, dai Greci fu consacrato ad Artemide, protettrice delle nascite e sempre dai Greci era ritenuto simbolo della rinascita rappresentata dal nuovo anno. Sarà poi venerato dai popoli dell'Asia settentrionale e, in particolare, dai Celti e dai Germani che lo associavano alla nascita del fanciullo divino e a sua volta alla festività del solstizio invernale. Per il Cristianesimo l'abete diventò simbolo di Cristo e della sua immortalità.

La tradizione dell'albero di Natale, così come molte altre tradizioni natalizie correlate, è sentita in modo particolare nell'Europa di lingua tedesca (si veda per esempio l'usanza dei mercatini di Natale), sia cattolica che protestante, sebbene sia ormai universalmente accettata anche nel resto del mondo cattolico (che spesso lo affianca al tradizionale presepe). A riprova di questo, esiste anche la tradizione, introdotta durante il pontificato di Giovanni Paolo II, di allestire un grande albero di Natale nel luogo cuore del Cattolicesimo mondiale, piazza San Pietro a Roma. D'altronde un'interpretazione allegorica fornita dai cattolici spiega l'uso di addobbare l'albero come una celebrazione del legno (bois, in francese è sia inteso come "albero" sia come "legno") in ricordo della Croce che ha redento il mondo (Padre Thomas Le Gal); si noti la similitudine dell'albero con il pilastro cosmico chiamato Yggdrasill dalla mitologia nordica, fonte della vita, delle acque eterne, cui è vincolato il destino degli uomini: similitudini queste sincreticamente assorbite nel culto cristiano che celebra l'albero di Natale e la Croce stessa. La similitudine tra albero sacro e Croce fu usata anche dai missionari cristiani tra l'VIII e X secolo per convertire i popoli germanici dell'Europa centro-settentrionale.

Il teologo luterano Oscar Cullmann sostiene che l'albero di Natale accoglie, certamente, i miti dell'albero, simbolo del rinnovarsi della vita, delle antiche genti europee (e asiatiche, amerinde ecc.), ma direttamente esso trae la sua origine dagli alberi innalzati, e ornati di frutti e altri simboli cristiani, davanti alle cattedrali cristiane: durante queste cerimonie, quasi liturgiche, si mettevano in scena episodi biblici, come il Genesiaco racconto dell'antro della vita.

.
Previsioni per il 2018




.
.

lunedì 4 dicembre 2017

Previsioni per l' anno 2018



Previsioni per il 2018



.

Conosci lo ZODIACO 

per Sapere cosa Piace al/la Tuo/a  PARTNER

Ristrutturazioni Complete di Appartamenti


Ristrutturazioni Edili Complete 
di Appartamenti , Negozi , Laboratori ,
Uffici e Ville .


 Professionisti : Muratore ,
Imbianchino , Piastrellista , Decoratore ,
Falegname , Idraulico ed Elettricista.

http://gaslux.it


Idraulico Milano e Dintorni


IDRAULICO

DAL RUBINETTO CHE PERDE
ALLA VASCA O
PIATTO DOCCIA DA CAMBIARE





MANUTENZIONE SCALDABAGNI





CERTIFICAZIONE IMPIANTI GAS



contattaci subito


Elettricista Milano e Dintorni



ELETTRICISTA
Dalla Lampadina a tutto 
l' Impianto Elettrico .
Controllo Condizionatori 
CALDO/FREDDO



contattaci subito


lunedì 18 settembre 2017

Diventa Partner di Gaslux




SE SEI UN LIBERO PROFESSIONISTA IDRAULICO ed ELETTRICISTA
diventa partner di Gaslux
per implementare la sicurezza domestica in tutta Italia
Se vuoi utilizzare il nostro Sito per Incrementare il Lavoro
Contattaci ed inseriamo il tuo Numero di Cellulare
nella Pagina Dedicata alla Tua Zona Lavorativa
LAVORA CON NOI 

DIVENTA PARTNER


Ottimo per i Privati
perchè 
Possiamo Fatturare senza IVA
col Sistema Forfettario.



.

lunedì 4 settembre 2017

Testate Nucleari nel Mondo


Dal picco di oltre 64mila del 1987 i nove Paesi del “Club nucleare” contano oggi circa 10.355 testate alle quali vanno aggiunte quelle in dismissione. Il 93% è controllato
 da Stati Uniti e Russia

Stati che possiedono ufficialmente MISSILI con TESTATE NUCLEARI.
- Russia 8.500
- Usa 7.700
- Granbretagna 225
- Francia 300
- Cina 240
- India 100
- Pakistan 110
- Israele 80
- Corea del nord 10
Ci tempestano quotidianamente denunciando la Corea del nord .
Le altre nazioni NON sono invece Governate
 da Pacifici Collezionisti.

Il picco c’è stato fra 1986 e 1987, con oltre 64mila testate nucleari. Era il culmine della Guerra Fredda e il mondo era molto diverso da come lo conosciamo. Da quel momento, il conteggio – sempre approssimativo, fatto delle stime di organizzazioni come lo Stockholm International Peace Research Institute o la Federation of American Scientists – ha iniziato a scendere. Formalmente rimane elevato anche oggi, con 15.850 testate. La cifra risente però di un largo numero di armamenti in fase di dismissione: ancora intatti ma di fatto esclusi dal calcolo delle testate effettivamente disponibili, che in questa maniera scende a 10.355.

La discrepanza viene ovviamente dalle due principali potenze del cosiddetto Club nucleare: Stati Uniti e Russia. Nel primo caso – dati fermi alla metà del 2015 – alle 4.760 (2.080 pronte al lancio e 2.680 stoccate sotto la responsabilità del dipartimento della Difesa) ne vanno infatti aggiunte 2.340 ancora integre sotto la custodia del dipartimento dell’Energia.

Sono in procinto di essere smantellate ma portano il conto totale a stelle e strisce a 7.100 ordigni. Qualche riduzione c’è stata a partire dal nuovo trattato Start siglato con la Russia nell’aprile del 2010 e se ne prevedono delle altre entro il 2018.

COSA TI PORTA IL 2017 ?



.

domenica 20 agosto 2017

21 agosto 2017 : ECLISSI TOTALE DI SOLE



STATI UNITI
ECLISSI TOTALE DI SOLE

21 agosto 2017

La ‘febbre’ da eclissi solare ha contagiato gli Stati Uniti dove si attende con ansia il 21 agosto quando per milioni di persone il cielo si oscurerà e il giorno – per pochi minuti – diventerà notte. Un eclissi solare totale eccezionale interesserà tutto il Paese, attraversandolo da costa a costa. 

Scienziati e appassionati sono al lavoro da anni per prepararsi all’evento ma per tutti gli altri, il Washington Post ha preparato un vademecum delle cose da sapere e quelle da fare o non fare per aiutare a non farsi cogliere impreparati. 

Cosa succede?
Un'eclissi solare totale avviene quando la luna passa tra la Terra e il sole, e quest’ultimo viene oscurato completamente. Se ci si trova nel cono d’ombra della luna sulla Terra, si percepirà un calo della temperatura mentre il cielo si oscurerà, e si vedrà chiaramente la corona solare, normalmente invisibile.

Dove e quando?
L’eclissi solare totale del prossimo 21 agosto attraverserà tutti gli Stati Uniti, da una costa all’altra: il picco massimo interesserà Oregon, Idaho, Wyoming, Nebraska, Kansas, Missouri, Illinois, Kentucky, Tennessee, Georgia, Nord  e Sud Carolina. Comincerà a nord-ovest, a Newport in Oregon mentre l’ultima località toccata sarà Charleston,
 in Sud Carolina.

Il cono d’ombra avrà un diametro di quasi 5mila chilometri di lunghezza per una larghezza di meno di cento. L’eclissi totale sarà visibile solo per un paio di minuti nelle varie località, tanto che attraverserà tutte le regioni interessate degli Usa
 in circa 90 minuti.


Accanto al cono d’ombra propriamente detto, dove il sole verrà oscurato completamente, ci sarà una zona di penombra dove si avrà un eclissi parziale. Qui, l’ampiezza dell’ombra gettata dalla luna sul sole dipenderà dalla vicinanza
 della località con il cono d’ombra. 
A Washington l’oscuramento sarà circa dell’80%.

L’incognita ‘nuvole’
C’è un’incognita: le nuvole. Se il cielo è coperto durante l’eclissi totale, diventerà buio ma non si riuscirà a vedere la corona solare, il grande disco nero che caratterizza il fenomeno. Gli esperti consigliano di verificare le previsioni meteorologiche qualche giorno prima per assicurarsi che ci sia visibilità nella zona prescelta per assistervi.



Questa eclissi solare totale infatti è la prima che avviene negli Stati Uniti dal 1970: è un evento astronomico di grandissima importanza che ha contagiato la nazione. Circa 12 milioni di americani vivono in località che rientrano nel cono d’ombra e altre 7 milioni si stanno organizzando per spostarsi in luoghi dove avere una vista migliore. Iniziative sono state organizzate in diverse delle città interessate, con due giorni di eventi, workshop e attività varie.


Equipaggiamento adatto
L’importante è indossare gli occhiali da eclissi che bloccano i raggi ultravioletti molto dannosi per gli occhi. Una precauzione fondamentale che deve essere adottata anche se si osserva il fenomeno dalla zona di penombra, al di fuori del cono d’ombra. I semplici occhiali da sole non sono abbastanza. E nonostante nelle fasi precedenti l’oscuramento totale, l’intensità della luce sarà minore e quindi guardare il sole sembrerà meno difficile, in realtà i raggi colpiscono ugualmente gli occhi, rischiando di provocare gravi danni.


L’unico momento in cui si potrà guardare a occhio nudo – ma solamente se si è nel cono d’ombra, non nella penombra - è durante queipochi minuti di oscuramento totale, in modo da poter ammirare la corona solare.

Il percorso dell'ombra delle Luna attraverso gli Stati Uniti. La totalità sarà osservabile solo lungo la stretta fascia che attraversa in diagonale gli USA dall'Oregon (Nord-Ovest) alla Carolina del Sud (Sud-Est). 
L’eclissi solare sarà visibile come totale solo in una stretta fascia che attraversa in diagonale gli Stati Uniti da Nord-Ovest a Sud-Est . Al di fuori della fascia l’eclissi sarà solo parziale

COSA TI PORTA IL 2017 ?



.

venerdì 2 giugno 2017

Zone Energetiche e Corpo Umano


Il tuo segno astrologico la dice lunga su di te e sulle parti del corpo più ricettive al tatto. 
 Saprai tutto sul punto debole del tuo segno 
e di quello del tuo partner per raggiungere i piaceri dell'Amore
Alcune zone del nostro corpo sono più sensibili di altre, una leggera carezza a volte può bastare a 
risvegliare una libido assopita, ma non a tutti piace la stessa cosa. 
Scoprite le zone erogene per ogni segno zodiacale.



Le zone energetiche segno per segno



ARIETE
Il segno dell’Ariete è legato al cuoio capelluto, alla testa, al viso. Per risvegliare il suo piacere, 
cominciate dal cuoio capelluto. Il massaggio della testa ha dette virtù rilassanti che ignoriamo troppo 
spesso. Passa delicatamente la mano nei capelli del tuo partner e fai qualche massaggio circolare. 
Anche se questo può stupirti, è un ottimo modo per risvegliare i suoi sensi. 
Non ti resta che trovare il gesto e il luogo giusti.





TORO 
Il segno del Toro è legato al collo. Per far sciogliere un Toro, baciagli la nuca, il collo e le spalle 
dolcemente e continua con un messaggio sempre in dolcezza. Se per di più sussurri qualche parolina 
all’orecchio, il tuo Toro perderà completamente la testa...



GEMELLI
Il segno di Gemelli è legato al petto, il dorso e i seni. Questa zona è ipersensibile nei nostri amici 
Gemelli, baci, carezze o anche sfiorarsi semplicemente basteranno a risvegliare la passione del 
Gemelli. Non dimenticate che il Gemelli è cerebrale, 
sussurragli qualche idea biricchina alle orecchie e ti adorerà.





CANCRO
Il segno del Cancro è legato alla bocca, per portarlo al settimo cielo, comincia accarezzandogli 
lentamente le labbra e poi bacialo dolcemente. Non esitare a giocare con la tua bocca, passa la tua 
lingua sulle sue labbra, guardalo con insistenza e dovrebbe bastare...





LEONE
Il segno del Leone è legato alla pancia. Questo segno adora le carezze e i baci in questa zona. Per 
accendere il suo desiderio, sfioragli la pancia e continua con qualche bacio. Non dimenticare mai che 
un Leone ha troppo bisogno di essere adorato e ammirato, 
niente lo ecciterà di più di vederti desiderarlo.







VERGINE
Il segno della Vergine è legato al basso ventre, puoi cominciare baciandogli l’ombelico scendendo poi lentamente verso il basso ventre. Per far crollare un Vergine, 
le parole chiave sono dolcezza e sensibilità!







BILANCIA
Il segno della Bilancia è iper sensuale, ha bisogno di amare e del contatto fisico! Tutto il suo corpo è 
erogeno, in particolare la pelle, l’epidermide, il tatto e le carezze, la fanno crollare in un attimo.






SCORPIONE
Il segno dello Scorpione è legato al sedere. La semplice vista di un bel sedere può bastare a eccitare 
uno Scorpione. Se cerchi di sedurre un uomo Scorpione, pensa ad uno strip-tease e dell’intimo sexy, 
preferibilmente con colori forti. 
La donna Scorpione adora che le si sfiori il sedere o che lo si accarezzi...







SAGITTARIO
Il segno del Sagittario è legato alle gambe e ai piedi. Un massaggio o delle carezze risvegliano i suoi 
sensi dolcemente. Nell’uomo Sagittario la vista di un paio di belle gambe e delle scarpe eleganti attirano la sua attenzione...






CAPRICORNO
Il segno del Capricorno è legato alla schiena. Per risvegliare i suoi sensi, niente vale più di un 
massaggio sensuale. Abbassa le luci, scegli un olio dal profumo dolce e una musica d’ambiente come sottofondo, una serata hot assicurata!







ACQUARIO
Nell’Acquario, la zona dell’orecchio è molto sensibile, anche se può sembrare strano ad alcuni. Eh sì! La zona dell’orecchio e del lobo in particolare risveglia l’immaginazione dei nostri amici Acquario. Un consiglio: alcuni adorano, altri detestano è lascia o raddoppia con loro,
 allora non esitare se l’altro ti respinge...






PESCI
Nei Pesci, i fianchi e i reni sono le zone più sensibili, proponigli un massaggio e concentrati soprattutto in quelle zone per risvegliare i suoi sensi. 
Non esitare a prendere la donna Pesci per la vita e ad accarezzarle le anche dolcemente.







.
COSA TI PORTA IL 2017 ?



.
loading...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Post più popolari

Elenco blog interessanti