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venerdì 2 marzo 2018

CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO



CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

Mandorle: contengono magnesio,
elemento fondamentale per un sonno regolare.





CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO


Lattuga: una delle sostanze contenute in questo alimento,
ovvero il lactarium, ha effetti sedativi sul cervello.




CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO


The al frutto della passione: all’interno dell’infuso ci sono alcaloidi,
componenti che vanno ad agire sul nostro sistema nervoso
 facendoci sentire più stanchi.




CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO


Riso: il riso ha un indice glicemico abbastanza elevato e,
 come tutti i cibi con questa caratteristica, concilia il sonno.




CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

Cavolo verza: le verdure con foglie verdi sono ricche di calcio,
che agisce sul cervello producendo melatonina.


CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO



Gamberi e aragoste: il triptofano, di cui i crostacei sono ricchi,
è un’altra sostanza che aiuta il sonno.






CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

Succo di ciliegia: dopo aver bevuto un bicchiere di succo di ciliegia
l’organismo produce più in fretta la giusta quantità di melatonina necessaria
per addormentarsi senza problemi.







CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

Salmone:
 il salmone – ma anche altri pesci come halibut e tonno – hanno vitamina B6,
fondamentale nella produzione di serotonina e melatonina.






CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

Cereali: una bella tazza di latte caldo coi cereali
non è solo il rimedio della nonna che tutti conosciamo,
ma è anche una valida combinazione di nutrienti,
ovvero calcio e carboidrati.







CIBI che AIUTANO a DORMIRE MEGLIO

Miele: con un cucchiaio di miele
– magari abbinato al thè o alla camomilla –
il livello di insulina nel sangue sale,
permettendo al triptofano di agire rapidamente.


A cosa serve il triptofano
Bassi livelli di triptofano sono associati a insonnia, depressione e altre problematiche dell’umore, irritabilità e aggressività. E’ utile per favorire il ripristino dei meccanismi fisiologici
che regolano il sonno e l’umore.

Il triptofano, non potendo essere sintetizzato dall’organismo,
va introdotto con l’alimentazione o con integratori specifici.

Come amminoacido è assorbito in modo inferiore rispetto alle proteine che lo contengono, in quanto deve utilizzare dei trasportatori a livello della membrana intestinale che condivide con altri amminoacidi. La stessa cosa accade nella barriera emato-encefalica. Sembra tuttavia che l’assorbimento aumenti quando è associato ad un pasto contenente carboidrati.

In caso di disturbi dell’umore,  studi sull’assorbimento del triptofano e sulla sua conversione in serotonina dimostrano che è necessaria la somministrazione con integratori contenenti elevate quantità di questo amminoacido. La dose giornaliera consigliata è di 1-3 grammi/die.

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