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martedì 26 giugno 2012

Quarto Conto Energia: aggiornamento


Quarto Conto Energia: aggiornamento



– Mentre si cerca di capire quale sarà la tempistica per l’entrata in vigore del Quinto Conto Energia, il Gestore dei Servizi Energetici aggiorna le “Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti previste dal DM 5 maggio 2011” dell’attuale feed-in-tariff. Una misura, attuata d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, dettata dalla necessità di tener conto dell’entrata in vigore di alcune disposizioni normative di recente pubblicazione riguardanti la realizzazioni di impianti in aree agricole, la presentazione della certificazione antimafia e di quella di garanzia e qualità, nonchè il vincolo d’integrazione delle fonti rinnovabili per i nuovi edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti. Tra le nuove disposizioni rientra anche l’obbligo di iscrizione a consorzi per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici per gli impianti che entrano in esercizio dopo il 30 giugno 2012, e per il quale il GSE ricorda che è previsto un periodo transitorio  di 6 mesi per adeguarsi pienamente ai requisiti previsti dalle regole con effetto retroattivo a partire dal 1° luglio.
I paragrafi delle Regole applicative, oggetto di aggiornamenti rilevanti rispetto alla precedente versione, sono i seguenti:
par. 3.7: Limitazioni per impianti installati a terra su aree agricole
Vengono recepite le modifiche introdotte dall’articolo 65 della Legge n. 27/2012 che annulla i commi 4 e 5 dell’articolo 10 D.lgs. 28/11 (impianti a terra installati su aree agricole).
par. 4.2 : Documentazione da allegare
Viene aggiornata la documentazione da allegare alla richiesta di accesso alle tariffe incentivanti in conformità alle modifiche introdotte, resa anche disponibile sull’apposito applicativo del sistema informatico del GSE a partire dal 1° luglio 2012.
par. 4.2.1 Certificazione antimafia
Viene recepito quanto introdotto dalla Legge n. 35 del 4 aprile 2012, secondo cui il GSE procederà d’ufficio a richiedere l’informativa antimafia alla Prefettura, fermo restando le cause di esenzione di cui all’art. 83 del D.lgs 159/2011.
par. 4.5.1 Maggiorazione per l’utilizzo di componenti EU
Viene chiarito che le modalità di riconoscimento previste per la maggiorazione della tariffa incentivante fino al 30 giugno 2012, risultano estese fino alla conclusione del quarto Conto energia.
par. 4.6 Attuazione delle ulteriori disposizioni previste nell’articolo 11 del decreto
Vengono definiti i requisiti per assolvere:
- l‘obbligo di certificato di garanzia di 10 anni per i moduli di impianti rientranti nel Titolo II del DM 5 maggio 2011, a partire dal 29 maggio 2012;
- l’obbligo di  iscrizione dei produttori dei moduli a sistemi/consorzi per lo smaltimento degli stessi a fine vita utile ed in possesso di determinati requisiti tecnici e finanziari, a partire dal 1 luglio 2012;
- l’obbligo di certificazione di sistema per i produttori di moduli (sistema di gestione della qualità, sistema di gestione della salute e sicurezza, sistema di gestione ambientale), a partire dal 1 luglio 2012;
- l’obbligo di certificazione del processo produttivo in fabbrica (Factory inspection) per moduli e inverter, a partire dal 1 luglio 2012.
par. 4.7 Obbligo d’integrazione delle fonti rinnovabili  nei nuovi edifici
Vengono chiarite le modalità di incentivazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore alla potenza d’obbligo, ad assolvimento degli obblighi di legge di cui all’art.11 D.lgs. n. 28 del 3 marzo 2011, per i nuovi edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti e per i quali la richiesta del pertinente titolo edilizio è stato presentata successivamente al 30 maggio 2012.



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Italia: il solare supera l’eolico

 

 

Italia: il solare supera l’eolico

 Il sorpasso è avvenuto a febbraio. Con l’energia prodotta dal solo fotovoltaico potrebbe essere soddisfatto il bisogno energetico di tutte le famiglie del Sud Italia

– Sorpasso storico quello evidenziato dall’ultimo rapporto della Confartigianato, che vuole ora il fotovoltaico in testa all’eolico nella produzione verde italiana. I dati appartengono all’indagine dell’Ufficio studi della confederazione e sottolineano un superamento forse per molti quasi scontato visti gli ultimi trend di crescita del mercato solare nostrano, ma pur sempre di sicuro effetto. Dal febbraio di questo 2012 il fotovoltaico è, infatti, la prima fonte rinnovabile per Watt prodotti a livello nazionale se dalla lista si esclude il contributo dell’idroelettrico. La distanza tra sole e vento si è fatta sempre più consistente producendo uno scarto tra le due fonti di 2.949 GWh registrato nello scorso mese: 14.490 GWh fotovoltaici contro 11.541 GWh eolici, che a conti fanti basterebbero per soddisfare le necessità elettriche di tutte le famiglie del Mezzogiorno.
Il dato risulta ancora più incisivo se si analizza la crescita su base annuale; a cavallo tra maggio 2011 e maggio 2012 la produzione fotovoltaica è cresciuta di oltre 11 TWh, contro i ”soli” 2,4 TWh degli impianti eolici e con lei è aumentato il dato occupazionale segnando un altro segno più sui grafici del settore lavoro. Un simile risultato, spiega il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, replicato solo dalla Germania. E se il fotovoltaico ha registrato un vero e proprio boom, meno buone sono invece state le prestazioni dell’idroelettrico – in calo con una riduzione di 7.416 GWh – del geotermico, in crescita ma con un trend decisamente più contenuto.

http://www.rinnovabili.it/energia/eolico/traguardo-storico-in-italia-il-solare-supera-l%E2%80%99eolico60052/
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fotovoltaico più sottile della seta di ragno


 fotovoltaico  più sottile della seta di ragno



Celle solari organiche dieci volte più sottili, più leggere e più flessibili di qualsiasi altra unità mai realizzata fino ad oggi

– Una nuova alba si palesa per il thin film. L’evoluzione del fotovoltaico in questi anni ha ridotto gli enormi e pesanti moduli in sottilissime pellicole o, in alcuni casi, addirittura in semplici vernici organiche spalmabili. Ad infrangere l’ultimo record “dimensionale” è ora un gruppo di ricercatori austro-nipponici che ha presentato oggi in anteprima mondiale i risultati del proprio lavoro ingegneristico: una cella solare più sottile di un filo di seta di ragno.
La speciale cella non solo vanta dimensioni ultra ridotte – si parla di misure nell’ordine di pochi micrometri – ma anche un’estrema flessibilità, al punto da poter essere avvolta senza problemi attorno ad un capello umano. Il dispositivo è costituito da microscopici elettrodi, uno composto da una miscela polimerica trasparente nota come PEDOT:PSS, acronimo di poli (3,4-etilenediossitiofene) poli (stirenesulfonato), e l’altro in metallo, separati da uno strato attivo. Il tutto è poggiato su un substrato flessibile in PET spesso 1,9 micrometri, ovvero un decimo delle celle solari più sottili attualmente in commercio.
“Lo spessore totale di questo dispositivo è inferiore a quello di un filo di ragnatela”, spiegano i ricercatori sulla rivista scientifica Nature Communications. “Essere ultra-sottile significa in altre parole che non estrema leggerezza ed elasticità”, ha commento lo scienziato Tsuyoshi Sekitani. Inoltre, anche “stropicciata”, la cella mostra esattamente la stessa efficienza delle sue omologhe realizzate sui substrati di vetro. L’unico inconveniente è che si parla di ancora di capacità di conversione della luce molto limitata; nonostante ciò i ricercatori prevedono di portare la tecnologia sul mercato entro cinque anni.

 http://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/il-fotovoltaico-diviene-piu-sottile-della-seta-di-ragno6656/
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fotovoltaico sottile

 

fotovoltaico  sottile


Un nuovo pattern ha permesso a dei ricercatori americani di creare celle super sottili in grado di non perdere nulla in fatto di prestazioni rispetto ai prodotti più tradizionali in silicio amorfo

– Un gruppo di ricercatori della North Carolina State University ha trovato un modo per creare celle fotovoltaiche in thin film molto più sottili di quelle presenti sul mercato, ma senza sacrificare la loro capacità di assorbire l’energia solare. Il segreto, ancora una volta, è da ricercare nel design. Gli scienziati hanno messo a punto un ‘sandwich su scala nanometrica’ di strato di ‘attivo’ ultra-sottile. “Siamo stati in grado – spiega il Dott. Linyou Cao, co-autore della ricerca – di realizzare una cella solare con uno strato attivo di silicio amorfo con soli 70 nanometri (nm) di spessore. Si tratta di un miglioramento significativo, perché le tipiche celle solari a film sottile attualmente sul mercato che utilizzano silicio amorfo hanno strati attivi tra 300 e 500 nm di spessore”.
Lo strato attivo è contenuto tra due fogli di materiale dielettrico a formare un profilo che ricorda la merlatura degli antichi castelli medievali. “La tecnica che abbiamo sviluppato è molto importante perché può essere applicata a diversi altri materiali fotovoltaici, come il tellururo di cadmio, seleniuro di indio rame gallio, e materiali organici,” aggiunge Cao. La nuova tecnica si basa principalmente su processi di produzione convenzionali, ma si traduce in un prodotto finale ben diverso. Il primo passo consiste nel creare un pattern sul substrato utilizzando tecniche standard di litografia. Il modello mostra strutture in materiale dielettrico trasparente tra 200 e 300 nm. I ricercatori hanno poi rivestito il substrato e le nanostrutture con un sottilissimo strato di materiale attivo, come il silicio amorfo, a sua volta ricoperto con un altro foglio di dielettrico. “Le nanostrutture fungono da antenne ottiche molto efficienti, concentrando l’energia solare sul materiale attivo”. Ciò significa che la cella è in grado di concentrare la luce solare senza sacrificare le prestazioni.
http://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/il-fotovoltaico-si-fa-sottile%E2%80%A6-come-un-%E2%80%9Csandwich%E2%80%9D60067/

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venerdì 15 giugno 2012

Fotovoltaico e la Catena del Freddo


Gli impianti Fotovoltaici e la Catena del Freddo  sono il nostro Petrolio   

Sorpresa: Gli impianti Fotovoltaici e  i grossi banconi frigoriferi sono un’enorme riserva di energia.
               
Perché recuperare il calore di processo, quello che si produce per mantenere refrigerato l’interno delle celle, è possibile. Il fresco dei condizionatori, ma anche il riscaldamento nella stagione invernale, proviene tutto da una macchina.    
     
Addio caldaia, dunque, e con essa, addio  anidride  carbonica  immessa  nell’atmosfera e addio alle polveri sottili sono uno dei grossi problemi delle città.

Si tratta di un sistema in grado di ridurre i consumi energetici per il condizionamento, il riscaldamento  invernale e la refrigerazione  estiva/ industriale e si basa sul recupero del calore prodotto dell’impianto fotovoltaico  e dell energia eliotermica  dei panelli  e dal calore dalle macchine frigorifere normalmente disperso verso l'esterno 

I risultati sono stati superiori alle attese, la caldaia per il riscaldamento è stata rimossa e il costo energetico per il raffrescamento estivo e l'utilizzo dei frigoriferi è stato ridotto del 70%.
                    

La Crisi della Grande Distribuzione

I Supermercati e centri commerciali che fino a pochi anni fa erano in piena espansione hanno occupato capillarmente  il territorio, poi è arrivata questa tremenda crisi internazionale, ma soprattutto la crisi strutturale italiana.


Il calo dei consumi e la nuova povertà si sono trovate ad essere contemporanee all’espansione ed alla capillarizzazione della grande distribuzione, così oggi ci troviamo di fronte ad un panorama estremamente variegato.

Nelle cittadine un po’ più piccole troviamo strutture più nuove e meglio gestite dal punto di vista delle manutenzioni (la provincia ha pregi e difetti …) come troviamo a volte strutture enormi destinate all’utilizzo di una clientela più grande e che si muove in un indotto.

Molte aziende della grande distribuzione stanno riducendo i costi, riducendo il personale e chiudendo fisicamente gli esercizi esageratamente in perdita, questo per poter continuare a lavorare con profitto.

Questo perché le casse sono sempre più vuote, mentre molti dei costi di gestione sono sostanzialmente fissi, ad esempio: tenere in funzione riscaldamento, condizionamento e refrigerazione industriale, dipendono molto di più
dal clima esterno piuttosto che dal giro di persone o merci.

Questa economia commerciale diventerà sempre più debole e facile preda di quell’economia oscura che è presente nel Paese, Un cambiamento radicale in questo senso potrebbe essere, o meglio è, comunque una risposta alla crisi.

Oltre il settanta per cento delle derrate alimentari oggi sono conservate all’interno della catena del freddo, questo metodo si è imposto perché è risultato di gran lunga il più economico, il più versatile ed il più salubre.

Frigoriferi e celle refrigerate per temperature neutre e per surgelati però consumano molta energia  elettrica e il condizionamento in questi ambienti in realtà non è un lusso, ma risponde alla necessità di opporre una prima barriera di protezione al consumo degli stessi frigoriferi ed al mantenimento delle merci.

Volendo spiegare meglio: i costi di gestione di un supermercato con l’aria condizionata rispetto allo stesso supermercato senza, cambiano di pochissimo perché i frigoriferi andranno a compensare l’eccessivo calore interno comunque.

Quest’ambiente produce calore in grande quantità tutto l’anno, estate e inverno.

Ridurre le spese di gestione non è solo ridurre il personale o ridurre gli stipendi , le  spese di gestione si possono ridurre anche  ottimizzando gli impianti ed utilizzando il calore di processo ad uso riscaldamento e raffrescamento !

Il supermercato come il centro commerciale sono fortemente energivori e questa spesa di gestione è fondamentale per mantenere i prodotti freschi e l’ambiente fruibile e confortevole.

Il supermercato occupa grandi superfici soprattutto se consideriamo anche i tetti e i parcheggi e dobbiamo portare a casa utilizzandolo , l energia di cui abbiamo bisogno.

Questo è solo un esempio ma si possono fare progetti e trovare le soluzioni   per le più svariate esigenze dove si consuma Freddo ed Energia

Una nuova frontiera tecnologica per una maggiore produzione di energia elettrica dal fotovoltaico ed il recupero di energia termica attraverso pannelli fotovoltaici bi-funzionali.

Questa è la nuova frontiera tecnologia dell' eliotermica con l'evaporatore solare.

Eliotermia : di cosa si tratta?

Si tratta di un sistema che, sfruttando la luce ed il calore del sole attraverso pannelli solari bi-funzionali, è in grado da un lato di aumentare il rendimento dei pannelli fotovoltaici per la produzione di corrente elettrica, raffreddando i pannelli stessi, e dall'altro lato di recuperare contemporaneamente energia tecnica, calore, per alimentare un impianto di condizionamento in pompa di calore, impianto utilizzato sia per il riscaldamento invernale, sia per il condizionamento estivo sia, infine, per la produzione di acqua calda sanitaria. L'idea è semplice: un pannello fotovoltaico ha un rendimento che va dal 14 al 18%, ciò vuoi dire che, fatto 100% l'irraggiamento totale che colpisce il pannello, il 14-18 % viene convertito in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico, il restante 86-82% è calore.
Questo calore, che in condizioni normali andrebbe disperso nell'ambiente, viene recuperato e, insieme all'energia termica derivante da eventuali altre fonti di calore residuale, viene utilizzato per produrre "lavoro utile". Il calore è in effetti una forma di energia, energia termica per la precisione, utilizzabile per il riscaldamento, ma trasformabile anche, all'evenienza attraverso diverse tecnologie, in energia elettrica. Semplifichiamo un po' i numeri: dell'irraggiamento totale del sole sul pannello solare, circa il 20% è trasformabile in energia elettrica fotovoltaica, il restante 80% è calore, energia termica. Il rapporto è quindi di 1 a 5 cioè: un pannello per ogni unità di energia elettrica che produce. ne produce 4 di calore. Il pannello solare quindi, oltre ad essere una fonte di energia elettrica in corrente continua (trasformabile in corrente alternata), è una efficiente sorgente di energia termica, alias: calore. Questa è la "prima faccia" della medaglia. Vediamo qual è la "seconda faccia".

Come viene recuperato il calore dai pannelli fotovoltaici?

L'Evaporatore solare L'evaporatore solare è un accessorio che si integra con il pannello fotovoltaico. E' di fatto un contenitore coibentato in alluminio che si innesta perfettamente sotto il  pannello fotovoltaico. la scatola, della stessa forma del pannello a cui è integrato, contiene una serpentina di rame che, a contatto con la superficie inferiore delle celle fotovoltaiche, raffresca il pannello. Il raffrescamento awiene per espansione diretta attraverso la circolazione di un liquido refrigerante. Questo liquido, sottraendo calore al pannello, recupera il calore e lo porta in un sistema (sistema brevettato F.e.e.) che è in grado di utilizzano per riscaldamento o condizionamento.

Il raffreddamento del pannello aumenta il suo rendimento Tutto questo procedimento ha l'effetto di sottrarre calore al pannello fotovoltaico. Il pannello fotovoltaico, che in condizioni standard produce un certo quantitativo di energia elettrica, all'aumentare della temperatura diminuisce il suo rendimento, produce meno. Così è anche in senso opposto: sottraendo calore al pannello, raffreddandolo, aumenta il suo rendimento. Per ogni grado di temperatura in meno il pannello produce circa un watt in più. Questa energia elettrica in più prodotta va a compensare la richiesta di energia elettrica necessaria al funzionamento stesso della pompa di calore e dell'intero meccanismo. Si calcola. grazie a questo sistema di raffrescamento dei pannelli, un incremento di produzione di energia fotovoltaica del 22-25% in più sull'intero anno.
Non solo: questo aumento di rendimento del pannello va a beneficiare anche sugli incentivi ricevuti con il conto energia fotovoltaico: producendo più kilowattora si riceveranno più incentivi che, ricordiamo lo, vengono riconosciuti per tutta l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. L'Italia è il primo paese al mondo ad avere installati ed in funzione impianti di condizionamento in pompa di calore funzionanti con il principio della eliotermica ad espansione diretta, owero impianti che sfruttano:

•             la fonte solare termica e fotovoltaica (con rendimenti maggiori grazie all' evaporatore solare),
•             le altri fonti rinnovabili termiche (geotermia. idrotermia, ... )
•            ed il calore di recupero dai processi (ad es. refrigeratori o condizionatori.

L'integrazione delle diverse fonti di energia termica ed elettrica produce energia utile ad impatto praticamente zero
Il sistema (un'evoluzione del sistema brevettato F.e.e.) è opera di Marino Piasentà, già premiato nel 2008 da Legambiente per il Sistema F.e.e. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Sistema F.e.e.       

DATI NECESSARI PER SISTEMA FEE

Ai fini dello preventivazione di impianti con SISTEMA Eliotermico  F.E.E. è necessario inviare le seguenti  informazioni:

Planimetrie
Volumetrie 
Tipo impianto (pompo di colore, caldaia, ecc.)
Tipo di diffusione (radiatori, ventilconvettori, .•)
Dotai di targa CALDO e FREDDO (caldaie/refrigeratori)
Consumi GAS (mc) e ELETTRICITA' (kw)
verifico tetto e fattibilità installazione FV

Nel caso di piscine vanno inoltre aggiunti:

Dimensioni piscina
Volume acqua
Tipo (indoor / outdoor)
Impianto di riscaldamento dell'acqua
N° ricambi oro dell'aria
         
Se siete interessati Vi prego di lasciare commento coi vostri dati .

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