Fonti davvero rinnovabili e sostenibili
In Arizona ci stanno riuscendo
Un
ambizioso progetto basato su fonti rinnovabili (
ad emissioni ZERO, ma per davvero) sta per essere messo in cantiere nel deserto dell’Arizona.
EnviroMission, questo è il nome dell’azienda australiana realizzatrice del progetto, alla cui base c’è un concetto vecchio come l’ uomo, la
serra.
Per capirci meglio: siete mai entrati in una serra? In inverno quando fuori gela, dentro la serra fa caldino, in estate quando fuori è caldo, la serra diventa un forno (ed infatti le serre in estate hanno i lati aperti). Ora pensate a quando in inverno i vostri
nonni andavano a fumare vicino al caminetto per non impuzzolentire tutta casa: il motivo era semplice, la cappa del camino aspirava il fumo, sia perché il fumo è caldo, dunque sale verso l’alto, sia perché la lunghezza dello scarico del camino crea un effetto “aspiratore”.
Bene, ora torniamo in
Arizona, costruiamo una serra galattica, grande più di 100 campi da calcio e mettiamo al centro della serra un camino alto
800 metri…
Accadrà la seguente cosa: nella serra si creeranno temperature elevatissime con aria calda che tenderà a salire verso l’alto, il camino di 800 metri, creerà un effetto “aspiratore” gigantesco, che favorirà la salita di queste masse di aria bollente verso l’uscita del camino. Alla base del camino verranno posizionate delle turbine che genereranno energia sfruttando il
vento caldo che verrà aspirato dal “camino”.
Semplice no??
Un po’ di dati:
La superficie della serra sarà circolare con un diametro di
2 Km, il camino sarà alto
800 metri con un’apertura di
120 metri. La temperatura media al suolo è di
40 °C ed all’interno della serra si raggiungeranno gli
80°- 90°C. E’ utile che la torre sia così alta poiché la potenza di aspirazione è legata al
gap termico, maggiore è il gap termico, maggiore sarà la potenza di aspirazione, dunque maggiore il vento che spingerà le turbine. Ogni
100 metri di altezza, mediamente la temperatura scende di
1°C, dunque la torre di 800 metri introdurra un beneficio ulteriore di 8 °C gradi da aggiungere ai
40-50°C di gap termico tra fuori e dentro la serra. L’impianto produrrà mediamente
200 MegaWatt, energia tale da alimentare
150.000 case americane (mi sento di dire, per esperienza personale, che equivalgono a 200.000 europee…ma questo è un altro discorso!!)..
Il costo dell’opera sarà di 750 milioni di dollari, (circa mezzo miliardo di euro) che saranno ripagati con appena 11 anni di produzione, mentre si stima che l’impianto funzioni per 80 anni….dunque 70 anni di produzione a costi praticamene zero (a parte una piccolissima quota parte manutentiva).
Punti di forza:
- Considerato che il sistema lavora sui differenziali di temperatura, non su quella assoluta, l’impianto funziona con ogni condizione meteo.
- Il caldo del deserto è così intenso da scaldare il terreno così intensamente da far lavorare l’impianto anche di notte.
- Visto che si cercano condizioni climatiche estreme, vengono utilizzate aree territoriali altrimenti considerate “inutili” o comunque poco appetibili.
- Virtualmente la manutenzione è zero, ed il sistema funziona fino a quando rimane in piedi!!
- L’impianto non usa combustibili, non usa carbone, uranio o altro materiale, solo aria e raggi solari.
- Non vengono emessi agenti inquinanti, il solo prodotto di scarto è aria calda in cima alla torre. Considerato l’effeto serra, si può davvero creare una serra all’interno della struttura.
E’ curioso che l’azienda che produrrà questo impianto è australiana ed effettuerà il mega impianto negli Stati Uniti, dove, al contrario dell’Australia l’amministrazione
Obama sta incentivando impianti rinnovabili come questo. 2015 sarà l’anno di inaugurazione dell’impianto.
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