continua a creare neuroni anche negli anziani
Ricercatori americani guidati da un’italiana hanno scoperto che il cervello degli anziani ha un numero di cellule progenitrici dei neuroni (e neuroni immaturi) simile a quello dei giovani. Ciò significa che può continuare a produrre nuove cellule anche in età avanzata.
Il cervello umano continua a produrre neuroni e a rigenerarsi anche durante la terza età, contrariamente a quanto si credeva fino ad oggi. Lo ha dimostrato un team di ricerca composto da studiosi del Dipartimento di Psichiatria dell'Università Columbia di New York e della Divisione di Imaging Molecolare e Neuropatologia presso il NYS Psychiatric Institute. Gli scienziati, coordinati dall'italiana Maura Boldrini, sono giunti a questa conclusione dopo aver condotto approfonditi esami autoptici sul cervello di 28 persone con un'età compresa tra i 14 e i 79 anni, tutte perfettamente sane prima di morire improvvisamente (per incidenti e altre cause).
Boldrini e colleghi si sono concentrati sul giro dentato dell'ippocampo, una parte del cervello collegata al sistema limbico che gioca un ruolo fondamentale nella memoria, nella navigazione spaziale e nel controllo delle emozioni in risposta allo stress. Osservando il tessuto cerebrale hanno rilevato in tutti i cervelli un numero simile di cellule progenitrici dei neuroni e migliaia di neuroni immaturi, oltre che un volume simile del giro dentato. Ciò significa che se una persona anziana gode di buona salute, senza soffrire di compromissione cognitiva e patologie neuropsichiatriche, può ‘rigenerare' il suo cervello come un giovane. A maggior ragione se mantiene il cervello ‘allenato', fa attività fisica e coltiva interazioni sociali, che tengono a bada il declino cognitivo.
Le uniche differenze riscontrate dai ricercatori risiedono nella vascolarizzazione, con un numero inferiore di vasi sanguigni nelle persone anziane, e nella cosiddetta “neuroplasticità”, a causa di una proteina – chiamata Psa-Ncam – le cui concentrazioni risultano superiori nei giovani. Probabilmente sono questi due elementi a influenzare il declino di alcune funzioni cerebrali negli anziani, ma la neurogenesi – cioè la produzione di neuroni – resta inalterata. Si tratta di una caratteristica esclusiva del cervello dell'essere umano, dato che non è stata osservata in quello dei primati e dei roditori. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell Stem Cell.
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