Fukushima
I lavoratori della centrale
si nascondono per morire
Ma non tutti, un uomo misterioso, in tuta di radioprotezione, ha tentato di forzare il blocco, rimanendo fisso 15mn davanti ad una delle telecamere che filmano in diretto i reattori danneggiati. Che cosa voleva farci capire questo uomo col suo dito puntato su di noi? Le rivelazioni fatte dall'ex-primo ministro Kan Naoto e dalle famiglie ed amici dei lavoratori fanno chiarezza su una situazione drammatica che le autorità cercano disperatamente di nascondere agli occhi del mondo.
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Ma non tutti, un uomo misterioso, in tuta di radioprotezione, ha tentato di forzare il blocco, rimanendo fisso 15mn davanti ad una delle telecamere che filmano in diretto i reattori danneggiati. Che cosa voleva farci capire questo uomo col suo dito puntato su di noi? Le rivelazioni fatte dall'ex-primo ministro Kan Naoto e dalle famiglie ed amici dei lavoratori fanno chiarezza su una situazione drammatica che le autorità cercano disperatamente di nascondere agli occhi del mondo.
L'uomo che ci punta col dito - Un lavoratore di Fukushima è rimasto fisso 15mn davanti ad una delle telecamere del sito.
Il Sig. Naoto Kan si dimise dalla carica di primo ministro del Giappone lo scorso 26 agosto e da allora è stato sostituito dall'ex ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda.
Da allora, l'ex-primo ministro ha rivelato l'entità drammatica della crisi in seno per le autorità dagli inizi della catastrofe. E queste rivelazioni dipingono un tutt'altro che rassicurante quadro, molto diverso di quello rappresentato dalle comunicazioni del suo governo dell'epoca.
Il parossismo della crisi in seno alle autorità ha avuto luogo nella prima settimana.
Tre giorni dopo l'inizio della catastrofe, il ministro dell'industria ha annunciato al Signore Naoto che la compagnia TEPCO voleva abbandonare la centrale perché non era più possibile mantenere del personale sul sito a causa dell'elevazione massiccia delle radiazioni.
Il primo ministro afferma che un tale ritiro avrebbe condotto ad un disastro di una tale ampiezza che Tokio sarebbe stata inclusa nella zona diventata inabitabile a causa della contaminazione radioattiva.
"Forse oggi non ci sarebbe più nessuno a Tokio. Abbiamo fatto delle simulazioni di evacuazione su 100, 200 e 300 chilometri intorno alla centrale. Questo avrebbe incluso la regione di Tokio. Allora avremo dovuto evacuare circa 30 milioni di abitanti, il che avrebbe significato la caduta del Giappone. »
La realtà di questa preoccupazione è corroborata da un'informazione riportata dalla NHK che aveva rivelato, il 1 maggio 2011, che la Camera Alta del parlamento stava considerando un suggerimento del signor Naoto di stabilira una capitale alternativa in grado di sostituire Tokyo nelle sue funzioni centrali in caso di emergenza..
Davanti all'ampiezza del disastro, il primo ministro avrebbe alloro imposto l'istituzione di un comitato di crisi congiunto (stato-TEPCO) alla direzione della società che ha costretto la compagnia a mantenere la presenza dei lavoratori sul sito nonostante l'esposizione mettesse in pericolo la loro salute. Difatti le misure effettuate sul sito indicano dosi che superano di 10 000 volte le norme governative.
Evacuazione a Fukushima - Dissimulati dietro i teloni, dei lavoratori malati sono evacuati dalla centrale, fonte NHK
La situazione dei lavoratori sul posto è dunque molto simile a quella dei "liquidatori" di Chernobyl , con la notevole differenza che i rifiuti contaminati di Chernobyl erano solidi e che il pericolo a Fukushima si trova nell'acqua contaminata, e adesso anche nel fango e nel vapore che fuoriesce dalla terra dove i corium hanno penetrato attraverso delle faglie. Così il 31 agosto, la rete NHK ha annunciato che quattro lavoratori erano stati spruzzati accidentalmente di acqua altamente radioattiva, lavorando sul sistema di decontaminazione dell'acqua.
I lavoratori evacuati sono in tenuta di malati ricoverati. , Fonte NHK
Il numero di malati tra i lavoratori di Fukushima non è conosciuto con precisione.
Un lavoratore è morto il 16 agosto di una leucemia acuta. Una decina è stata evacuata discretamente durante parecchi trasferimenti pudicamente dissimulati dietro i teloni blu.
Il camion di evacuazione., Fonte NHK
In un'intervista a Fox News, la madre di uno dei lavoratori riferisce lo stato di rassegnazione in cui lavora suo figlio ed i suoi cinquanta compagni:
"Mi ha detto che avevano accettato il fatto che probabilmente sarebbero morti a breve termine dalla malattia delle radiazioni o da cancro a più lungo termine. »
Aggiunge: "Hanno discusso tra di loro e hanno deciso di sacrificarsi se fosse necessario per assicurare la salvaguardia della nazione. »
Questi lavoratori, che lavorano al pericolo della loro vita, non sono tuttavia informati sui pericoli che li minacciano. Le zone nelle quali sono state rilevate misure più alte non sono state comunicate. Alcuni non hanno un dosimetro personale e devono condividere quello di un collega che sta riposando.
Alla luce della rivelazione dell'ex primo ministro, si comprende che, come l'URSS a suo tempo, la crisi nucleare ha costretto il governo nipponico ha violare le norme di sicurezza per affrontare il problema, sacrificando non solo la vita dei lavoratori della centrale ma anche la salute di un larga parte dalla popolazione circostante, che non è in grado di evacuare.
Ed è per questo motivo che il governo ha alzato il livello di esposizione massima ammissibile a 20 mSv/anno, nonostante le dimissioni di Toshiso Kosako, il perito nucleare del governo, e le petizioni che chiedono il ritorno alle norme internazionalmente ammesse.
La petizione spiega che questa nuova norma permette di esporre i bambini che abitano nelle zone contaminate a dosi sei volte superiori al massimo ammissibile per i lavoratori del nucleare.
La petizione in inglese: http://blog.canpan.info/foejapan/da...
75% delle scuole non evacuate di Fukushima si trovano in zone dove la contaminazione misurata raggiunta 0,6µSv/ora, livello che, nell'industria, obbligherebbe a lla creazione di una zona di controllo delle radiazioni.
20% di queste scuole sono in una situazione ancora più drammatica, dove la contaminazione misurata raggiunge 2,3µSv/ora ed implica il confinamento.
Come può una popolazione vivere, anche a medio termine, confinata a casa?
È evidente che le misure di confinamento sono solo un alibi per fare credere che un mantenimento sul posto è possibile mentre l'evacuazione si impone.
Altra evacuazione sanitaria
La gestione delle successive catastrofi nucleari permette di mettere in evidenza una caratteristica particolare dell'industria nucleare: Si può lottare contro il peggio solo al prezzo di crudeli sacrifici umani, ivi compreso nella popolazione e tra i bambini.
La domanda che devono porsi i cittadini è: per quale profitto ci fanno correre rischi cosi atroci?
La risposta è in questa frase: attualmente 80% dei reattori giapponesi sono spenti.
Il Giappone riesce a vivere ed a mantenere la sua attività industriale con solo il 20% del parco nucleare esistente!
Certamente Tokio non somiglia più a Las Vegas. Finiti i neon e la climatizzazione a tutti i piani. L'elettricità è utilizzata per ciò che è utile.
Dall'incidente giapponese, la Francia è passata al sinistro posto di primo paese produttore di elettricità nucleare.
Ma sembra che, come in URSS e nel Giappone prima di noi, i nostri decisionisti non sono preparati a lasciare questo posto poco invidiabile prima che uno dei 58 reattori francesi non ci esplode in faccia.
I liquidatori di Chernobyl
La loro associazione ha censito ufficialmente 60 000 morti e 165 000 disabili tra i 600 000 liquidatori riconosciuti.
Tuttavia una cosa dovrebbe farci riflettere: Come si ferma una centrale nucleare?
Sulle 430 centrali costruite nel mondo, solo una è stata smantellata totalmente dopo una vita normale: Brénninlis.
Ma relativizziamo le cose, il suo smantellamento è stato reso possibile grazie al trasferimento su altri siti di tonnellate di materiali contaminati: Il combustibile e 100 tonnellate di acqua pesante sono stati evacuati a Cadarache,
Sono in attesa o in corso di smantellamento 3 reattori a Chinon, 2 a Saint-Laurent, uno a Bugey ed uno a Chooz.
Gli inglesi stanno per smontare un reattore a Windscale
I tedeschi hanno annunciato la chiusura progressiva di tutte le loro centrali.
Per paragone, più di una decina di reattori "sono stati chiusi", (abbandonati piuttosto), dopo incidenti:
Three Mile Island: reattore n°2 ( il reattore 1 ha ripreso servizio),
Chernobyl reattori 1,2,3,4 (5 e 6 abbandonati non finiti)
Superphénix reattore sperimentale a neutroni veloci. (serie di incidenti)
Vandelos (Spagna): reattore n°1
Fukui (Giappone): reattore n°3
Monju (Giappone) reattore sperimentale tipo superphenix.
Fukushima: reattori 1, 2, 3, 4.
Le mie statistiche non sono complete ma, a questo giorno, ci sono più centrali chiuse in seguito ad incidenti che centrali chiuse normalmente alla fine del loro periodo di sfruttamento.
Tutto questo senza neanche contare gli abbandoni volontari dell'industria nucleare, per esempio in Germania in seguito al disastro di Fukushima.
È tempo di riflettere.
Fonte: http://www.agoravox.fr/tribune-libre/article/fukushima-les-travailleurs-se-100341
Traduzione per RNA: Fabienne Melmi
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RispondiElimina1)Numerosi reattori sono stati smantellati già completamente, vedi per esempio Yankee Rowe
2)A parte Chernobyl, nessuno dei siti che citi è stato davvero abbandonato... Superphenix è in smantellamento, e così Vandellos. A TMI2 il nocciolo fuso è stato tutto rimosso, la centrale è in attesa di essere smantellata con la gemella TMI1, fra 20 anni, per risparmiare sui costi
3) I lavoratori di Fukushima hanno assorbito dosi al più di 200 mSv, alcuni leggermente maggiri, che non provocano certo malattia da raggi. La probabilità di avere un cancro per loro aumenterà di circa il 2-3% (su una base ormai del 35% per tutti noi...). Di leucemia putroppo muore tante gente, senza bisogno di incidenti nucleari! Un'ultima cosa: la TEPCO, nel suo sito, ha una mappa di tutti i livelli di radiazione attorno all'impiant o e di contaminazione di acqua, terra e aria. Come vedi nessun complotto e la possibilità di informarsi con dati certi c'è, per chi ne ha voglia...
LA FONTE DELL' ARTICOLO E' VISIBILE LA TUA (grafit) ? IL CONTROLLATO METTE I DATI A SUO FAVORE , SE SEI FAVOREVOLE AL NUCLEARE DILLO PURE , IL POPOLO ITALIANO HA DETTO DI NO , GRAZIE ...
RispondiEliminavuoi le fonti? E' pieno di pubblicazioni scientifiche sull'energia nucleare e di informazioni degli enti preposti!
RispondiEliminaSui morti di Chernobyl e gli effetti delle radiazioni vedi The Lancet Oncology e soprattutto tutte le referenze del paper: http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2811%2970095-X/fulltext
Per lo stato di TMI2 vedi: http://www.nrc.gov/reading-rm/doc-collections/fact-sheets/3mile-isle.html
Yankee Rowe penso tu te lo possa cercare da te su internet...
Per favore poi smettiamola con la mania del complotto: anche l'ente di radioprotezione giapponese mette i dati di Fukushima in rete e controlla le misure della TEPCO: a vedere complotti ovunque si diventa matti!
Infine... sì, sono favorevole al nucleare (o per meglio dire al buon senso) e sono un fisico nucleare, perciò lo sono a ragion veduta... Il nucleare è la fonte nergetica che fa meno morti di tutte (anche del solare!) a parità di energia prodotta, e questo è un dato di fatto. Il popolo italiano può fare qual che vuole, anche 365 referendum l'anno contro il nucleare: le leggi della fisica, e quelle dell'economia, non si decidono a maggioranza e nemmeno all'unanimità!
COL NUCLEARE SI MUORE COL SOLARE NO ,,,
RispondiEliminaProdurre energia solare costa molto, i pannelli fotovoltaici non sono biodegradabili, l'energia solare non produce abbastanza energia per mandare avanti una nazione. Funge solo da complemento ad altre energie.
RispondiEliminaL' ENERGIA SOLARE PRODOTTA IN PROPRIO SUL TUTO TETTO SERVIREBBE A PRODURRE ENERGIA COMUNQUE GRATIS , ED ELIMINEREBBE MOLTI SPREKI , POI OGNIUNO FACCIA CIO KE VUOLE , ANKE IL NUKLEARE NEL PROPRIO GIARDINO MA SE POI IL VICINO MUORE TI TUMORE ???? COL SOLE NON MUORE NESSUNO ED E' GRATISSSS
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